Basilissa

La Vergine in trono costituisce una delle più antiche rappresentazioni, l’icona non solo mostra la venuta nel mondo di Cristo attraverso la Madre di Dio, ma raffigura la Vergine come Regina celeste.
La Vergine rappresentata a figura intera è assisa su un seggio riccamente decorato, il trono quale simbolo dell’altare, con lo schienale a forma dell’arpa di Davide (richiamo ai Salmi quale invito alla preghiera). Ha il Bambino sulle ginocchia e con la mano destra ci indica il Figlio quale Via da seguire, divenendo così Lei stessa la Guida che ci conduce al Salvatore. Il Cristo con il gesto della mano alzata, tipico di chi vuol prendere la parola, impartisce un gesto di benedizione, ma indica anche il Verbo incarnato che parla, la Parola è pronunciata e chiede di essere ascoltata. Così con la destra, nel gesto regale e solenne, ci benedice e nell’altra mano tiene il rotolo della Legge, Legge che in Lui trova compimento. (Lc. 4, 16-21).
L’Emmanuele ha la veste color ocra, una terra, un’argilla (la stessa argilla con la quale è stato creato l’uomo). La luce dell’oro sulla veste (crisografia) indica che il peccato è stato rimediato con Cristo, Cristo nuovo Adamo è venuto per rimediare questo peccato introdotto attraverso Adamo. Nella veste ci sono due tonalità di ocra (una scura e l’altra chiara) per sottolineare le due nature di Cristo, umana e divina.
Il maphorion della Madre di Dio ha la campitura di un colore porpora scuro, simbolo della regalità acquisita dalla natura umana attraverso la divina maternità di Maria; con le velature il manto assume una tonalità blu, a rilevare la permanenza di Maria in cielo dove è già assunta, glorificata, Lei, la Tuttasanta. La tunica tendente verso il colore blu/verde simboleggia della sua purezza. La fascia di colore arancio sul Maphorion indica la santità personale della Madre di Dio, la prescelta da Dio, già conosciuta dal Signore prima della nascita.
La triplice croce a forma di stella sul capo e sulle spalle, antico simbolo siriaco, riconosce la verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. I suoi piedi sono calzati di rosso: tutti i suoi passi condividono col Figlio l’amore “fino alla fine“.
La cuffia (mitella) che nasconde i capelli della Vergine, (nell’antico Testamento copricapo della donna sposata) sta a significare l’umiltà e l’obbedienza alla tradizione della Serva di Dio: ” avvenga di me quello che hai detto “(Lc. 1, 38).

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